Recensione henné RASHMI

IMG_20140402_123604669Ad aprile avevamo parlato dell’henné rinforzato mogano di Erbamea e della mia opinione a riguardo. Oggi invece trattiamo un henné prepotente, il mio preferito fino ad ora: l’henné Rashmi. (Alla fine del post c’è una sorpresa!)

Ho una netta predilezione per gli henné di origine originale, cioè per gli henné che vengono fatti da chi poi li usa. Insomma, il Rashmi dovrebbe essere prodotto in India e quindi usato dalle indiane. Invece l’henné Erbamea chissà dove veniva raccolto, per poi essere addizionato a sabbia per abbassare il potere colorante e a picramato per rialzare il potere colorante. Bah io non capisco.

_20140426_232344L’henné Rashmi viene usato per i tatuaggi tipici orientali, quelli che si disegnano su mani e braccia delle donne prossime al matrimonio o a qualche cerimonia importante. L’henné per le indiane rappresenta un momento fondamentale per la cura del corpo. Si dice infatti che le donne indiane pàssino tutta la giornata con l’henné in testa e questo è un modo di rilassarsi.

Col senno di poi io ho deciso di passare tutta la notte, e non tutta la giornata, con l’henné in testa, perché quest’ultima operazione non è così rilassante come vogliono farci credere. 😀

Iniziamo da capo. Ho comprato questo henné nel novembre 2013 da un fruttivendolo indiano a Latina (se siete della mia stessa provincia iscrivetevi al mio gruppo su FB Negozi etnici a Latina per conoscere le mie amiche appassionate e i negozietti dove troviamo i prodotti tipici!). Non è un henné che si trova facilmente in giro. Viene venduto in sacchette di tessuto di colore giallo/verde fluo con disegnata una signorina indiana con le mani e i capelli henneati. Questo, in base a ciò che viene detto in internet, è il secondo henné freddo più potente al mondo. E per potente ovviamente non intendiamo che ogni cosa che tocca diventa oro, bensì che è di una qualità altissima.

IMG_20140604_130604La polvere è molto fine, tant’è vero che abbiamo detto che viene usato per tatuare (la polvere per i tatuaggi è sempre più pura e fine di quella usata per i capelli, infatti noi veterane consigliamo per i capelli gli henné in polvere destinati al tatuaggio). Poi abbiamo detto che è un henné freddo. Vi ricordate che significa?

Rosso freddo= colore rosso tendente al violaceo della ciliegia.

Rosso caldo= colore rosso tendente al rossiccio/arancione del rame.

Entrambi sicuramente sono colori bellissimi e luminosi, però possiamo parlare di prototipo dell’henné rosso rame con l’henné Tazarine (prossimo da recensire) e prototipo dell’henné rosso ciliegia l’henné Jamila al primo posto e Rashmi o Zarqa al secondo.

Il Rashmi, su di me, è stato l’henné perfetto: non ho intasato le tubature, mi ha lasciato i capelli color rosso ciliegia o comunque tutti i toni dei violaceo possibili fuorché rosso rame. E le esperte sanno che comunque, se si inizia ad hennare con l’ambizione di raggiungere il rosso ciliegia, si dovrà passare sempre per varie tonalità di rame, che poi dovranno stratificare per diventare davvero ciliegia. Con il Rashmi questo processo è stato super semplice e veloce.

IMG_20140401_111153470_HDR-25281-2529Ho preparato il Rashmi quasi sempre con té scuro o camomilla, miele e aceto di mele (che tende al rosso scuro – il limone tende al rosso rame) cui seguiva una notte di ossidazione e un tempo indefinito in freezer. Qui vi parlavo di come preparo l’henné e qui ve lo mostravo in video. Il tempo di scongelarsi e poi lo spatasciavo sulla testa, applicato come una normale tinta. Quando la polvere è finissima, la stesura è più semplice. La fanghiglia non si sgretola e non cade a pezzi o in polvere sul pavimento come succede con gli henné sabbiosi, anzi: nessun problema all’applicazione. La poltiglia veniva sempre morbidissima e sembrava godere di vita propria (quando preparavo il composto faceva le bolle *.*).

In più, questo henné mi rendeva i capelli non porosi al massimo (leggetevi la spiegazione del concetto di porosità qui) e quindi i miei capelli trattenevano poca acqua, di conseguenza si lasciavano asciugare senza troppa difficoltà. Più in là magari approfondiremo questo argomento.

In conclusione, per ora questo è l’henné migliore con cui mi sono trovata. La mia recensione è completamente positiva. Lo consiglio a tutte e, se lo trovate, compratelo, anche se poi non lo dovete usare: se vi metteste a venderlo in internet trovereste una valanga di ragazze pazze alla ricerca del Rashmi che ve lo pagheranno fior di quattrini!


Ma nell’intro vi avevo promesso una sorpresa! Eccola qui: non perdetevi il mini giveaway di inizio estate nella mia pagina Facebook Il blog di Vesd94: vi basta commentare l’immagine taggando tre vostre amiche (o amici), condividerla sul vostro profilo e, ovviamente mettere il mi piace alla pagina! Avete tempo fino al 27 giugno! Tutto ciò per ringraziarvi della fiducia… e a poche ore dall’apertura, a partecipare, siete più di quanti mi aspettassi! Vi voglio bene 😀

Detto ciò, nella prossima puntata delle recensi-henné (LOL), come anticipato sopra, parleremo di henné Sahara Tazarine, l’henné più rosso caldo che c’è.

Alla prossima col nome della vincitrice del giveaway, un bacione!

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