Tonico all’aceto e limone/arancia

2014-03-21 12.13.33Buongiorno lettori. Quanti di voi usano un tonico? E quanti di voi lo creano da soli? Allora, oggi vi presento il mio tonico, ideato dopo la rivisitazione di alcune ricette rubacchiate qua e là da diversi blog. Per farlo avete bisogno praticamente solo di procurarvi un barattolo e un contenitore finale, tutto il resto lo trovate già nel frigorifero o nello stanzino.

Elenchiamo ciò che ci occorre, dividendolo in due parti, siccome questo tonico si sviluppa in due momenti.

  • Un limone o un’arancia, possibilmente del vostro giardino, o comunque che non siano pieni di pesticidi;
  • Un coltello e/o un pelapatate;
  • Un barattolo con coperchio, possibilmente di vetro;
  • Aceto di mele o di vino.

 

  • Un colino;
  • Un paio di scottecs;
  • Un bicchiere trasparente;
  • Dell’acqua, preferibilmente demineralizzata, altrimenti prendete l’acqua dal lavandino e la fate bollire;
  • Eventualmente una bilancina;
  • Eventualmente un imbuto;
  • Contenitore finale del tonico, possibilmente graduato (se non è graduato la bilancina serve per capire la quantità di liquido che abbiamo ottenuto).

Ecco il procedimento.

Vi avevo detto che il tonico si sarebbe sviluppato in due momenti, ecco perché: dobbiamo prima lavare ben bene il nostro limone, o arancia, sbucciare interamente con un coltello, o il pelapatate, facendo attenzione a non grattare via la pellicina bianca (quindi ci serve solo la buccia colorata); una volta terminato, dobbiamo tagliare i pezzettini di piccole dimensioni e inserirli nel barattolo; a questo punto versiamo l’aceto che preferiamo fino a coprire tutte le scorze. Il barattolo va chiuso ermeticamente e il composto va lasciato macerare per più tempo possibile (io preferisco due settimane): più lasciamo riposare e più a lungo si conserverà il nostro tonico.

Posizionate il vostro barattolo su una mensola, lontano dalla portata del gatto.

Dopo due settimane possiamo passare alla seconda fase, cioè la fase “importante”. Fate attenzione a seguire ogni passaggio.

  1. Apriamo il barattolo, ovviamente.2014-03-21 12.10.25
  2. Prendiamo il colino, lo copriamo con uno scottecs e posizioniamolo sul nostro bicchiere trasparente.
  3. Dobbiamo versare il contenuto del barattolo pian piano sul colino e fate scorrere tutto il liquido nel bicchiere. Facciamo cadere anche le bucce sullo scottecs, così da spremerle con un cucchiaino per far fuoriuscire il liquido di cui sono impregnate.
  4. Ok, aspettiamo che coli tutto il liquido nel bicchiere. Nel frattempo, per essere sicure di aver aspettato abbastanza, facciamo colazione.
  5. Tutto il liquido è nel bicchiere. Ora dobbiamo filtrare il contenuto una seconda volta per stare tranquille.
  6. Prendiamo il nostro contenitore finale, io ho usato una boccetta del balsamo Splend’Or terminato e ben ripulito, dopo aver rimosso -faticosamente- il tappino. Quindi ho avuto bisogno di un imbuto. Sull’imbuto posiamo il colino con un altro scottecs e facciamo cadere tutto il liquido nel contenitore finale.
  7. A questo punto, se il contenitore finale è graduato, ricordiamoci la quantità di liquido che abbiamo ottenuto. Se il contenitore non è graduato, possiamo poggiarlo su una bilancina, controllare il peso del nostro liquido e ne appuntiamo la quantità.
  8. Ora dobbiamo aggiungere tre parti di acqua. Dunque, moltiplichiamo per tre la quantità del vostro liquido e versiamo l’acqua tramite l’imbuto (ogni volta verrà una quantità diversa in base alle dimensioni del frutto scelto).
  9. Richiudiamo il contenitore e mescoliamo (se abbiamo fatto bollire l’acqua dobbiamo aspettare che il composto raffreddi).
  10. Il tonico è pronto per essere utilizzato con un dischetto di cotone.

Ora abbiamo bisogno di testare l’aggressività del nostro tonico. Versiamo una bella quantità di liquido sul dischetto di cotone senza sprecarne e passiamolo attentamente su tutto il viso -tranne sulle parti secche, come il contorno occhi.

Io non ne ho avuto bisogno, visto che il tonico sulla mia pelle è abbastanza delicato, ma se vi sentite tirare il viso vuol dire che il tonico per voi è troppo sgrassante: potete diluire ancora con altra acqua (demineralizzata o fatta bollire).

Potete usare il tonico fino alla fine senza paura che gli ingredienti vadano a male: li abbiamo fatti riposare per due settimane nell’aceto, il quale in questo caso funge da conservante. Ovviamente non aspettatevi che il vostro tonico duri un anno: un mese è già abbastanza. A me, con la quantità di bucce di un solo limone, infatti, è durato esattamente per un mese, facendone uso sia al mattino che alla sera, dopo la detersione del viso.

Voglio precisare che l’odore non è forte: io ne ho creati sia con aceto di vino che con aceto di mele. Appena applicato il tonico composto da aceto di vino e il limone, l’odore è molto simile a un limoncello, però evapora subito. Invece con limone+aceto di mele, l’aceto di mele si sente abbastanza, ma l’odore non è persistente. Comunque potete aggiungere poche goccine di un olio essenziale a vostra scelta (che sia compatibile con la vostra pelle) e avrete la profumazione che desiderate. Non dimenticate, però, di far seguire al tonico l’applicazione di una crema idratante.2014-03-21 12.13.41

Vi consiglio di segnarvi la data di “produzione” sul tonico, per regolarvi sulla “scadenza”, magari evitando di sbagliare l’anno, come ho fatto io, eheh.

Vi lascio anche il video della preparazione, che volete di più?
Siccome è integrante potete saltare i minuti da 2 a9, e da 10a12. Non fate caso a me che canticchio…

Se avete dubbi non esitate a chiedermi delucidazioni. Siamo in periodo di esami/fine anno scolastico, quindi vi auguro buono studio 😀

Alla prossima!

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