Recensione prodotti Neve Cosmetics #1

Ho intenzione di recensire pian piano i miei prodotti di make up raggruppandoli in “rubriche” a puntate. Oggi in questo articolo troverete la prima puntata della rubrica di Neve Cosmetics.

Buongiorno seguaci! Non ho problemi nell’ammettere che Neve Cosmetics è la mia marca di make up preferita.

Ci saranno numerose puntate di questa rubrica, e non vi preoccupate, ve le farò avere tutte – calcolando che queste rubriche sono in continuo aggiornamento, perché continuerò ad acquistare i nuovi prodotti, e quando un giorno finirò quelli già in commercio sicuramente verranno pubblicate linee nuove e comprerò anche quelle. 😛

Va bene, non esageriamo. Ormai sapete che mi affido all’analisi armocromatica che è stata fatta dalla cara Giusy, la proprietaria di Rossetto&Merletto, su di me e sulla cosmesi in commercio, quindi c’è una cernita automatica secondo cui non comprerò mai delle colorazioni che non posso usar, poiché non mi valorizzerebbero per nulla. Troverete qualche eccezione alla stagione armocromatica di cui faccio parte (autunno profondo), ma c’è sempre una certa coerenza.

 

In questa prima puntata voglio parlarvi degli ombretti minerali fino ad ora in mio possesso, che ho acquistato (di tasca mia) in questa occasione e in quest’altra. Sono quasi tutti “targati” autunno profondo 😛 e nello specifico sono: Camaleonte, Carnaby Street, Coral Reef, Costa Smeralda, Drumroll, Peyote, Ticket e Tobacco.

Tutti i miei cosmetici minerali di Neve Cosmetics son stati acquistati direttamente dal sito originale, in forma di mini size da 0,7g, perché non essendo una make up artist secondo me non terminerò mai nella vita i pot da 8g, e poi questi ultimi costano di più! 😀

Se voleste acquistare anche voi le mini size per fare economia, mi spiace dirvelo, dovete far riferimento solamente al sito originale, perché di solito gli ecommerce e i negozi fisici rivendono solamente i barattolini da 8g.

Tutti questi ombretti hanno formulazioni vegane e buoni ingredienti. Non sono prettamente definibili “ecobio” perché ovviamente BIO significa proveniente da agricoltura biologica, ma essendo questi prodotti MINERALI non c’è nulla al loro interno di coltivato o di “agricolo”. Immaginate in poche parole che siano pietre sbriciolate. La pura definizione ecobio non gli si addice, però hanno comunque ingredienti buoni e verdi.

Alcuni di questi ombretti (soprattutto i primi quattro) sono più pigmentati degli altri. In ogni caso io vi consiglio di usare questi pigmenti sulla palpebra picchiettati, piuttosto che “strofinati”, perché distribuendoli stisciando il pennello sulla palpebra, perdono di intensità. Se li picchiettiamo invece restano integri e brillanti. Un’idea per rendere il colore ancora più acceso sarebbe quella di stendere precedentemente sulla pelle un velo di bianco o di nero (magari con una matita sfumata). Si struccano via facilmente (io ho fatto gli swatches sull’avambraccio e poi ho sciacquato tutto con sola acqua).

 

Sicuramente avrete visto negli articoli linkati sopra che ho acquistato anche altri ombretti in cialda o addirittura altri blush, sempre in forma di pigmenti minerali, però ve ne parlerò in altri articoli, in futuro. Iniziamo con le mini review!

  • Camaleonte. È un marrone caldo se lo guardi sotto una luce, diventa verde/specchio se lo guardi sotto un’altra luce. È il duochrome per antonomasia. Luminoso, metallico se lo usiamo bagnato. Lo possiamo usare da solo con il mascara e possiamo stare certi di aver creato un make up completo. Sembra scontato, ma è uno dei miei preferiti e dei più curiosi ombretti che abbiano mai inventato. Vi lascio un’immagine qui sotto per farvelo apprezzare al meglio.

  • Carnaby Street. È un marrone/bordeau violaceo, che riflette tantissimo la luce e dà un effetto perlato alla palpebra. Un ombretto estremamente fashionista, tanto che prende il nome da una delle strade più stilose di Londra. Per risaltare tutti i colori di occhi, specialmente verdi e nocciola. È bellissimo se usato tipo eyeliner per un make up falso-rapido, divertente e simpatico.
  • Coral Reef. Direttamente dalla Sister of Pearls, linea dedicata al mondo sottomarino, tant’è che è una tonalità di corallo, tipo perlato che, quando riflette la luce, compare proprio come un rosa, e nonostante questo è in grado di regalare profondità alle more se associato a una definizione infraciliare marrone scuro.
  • Costa Smeralda. Io mi sono innamorata di questo colore quando l’ho visto. È il classico verde smeraldo intenso e vibrante, che fa risplendere gli iridi di tipo hazel. Ideale se illuminato da un punto luce chiaro sull’angolo interno vicino al naso e reso più intenso da un marrone sull’angolo esterno dell’occhio. Nell’immagine vi posto un make up in cui ho usato principalmente questo ombretto.
  • Drumroll. Ombretto sabbia scuro impreziosito da piccoli glitter dorati, per rendere lo sguardo scintillante. Drumroll è il rullo di tamburi, e quando pensiamo al rullo di tamburi ci viene subito in mente il circo. Modulabile, non molto pigmentato, a differenza degli altri ombretti. Va bene se usato da solo per impreziosire la palpebra insieme a un filo di eyeliner oppure associato a qualcosa di più scuro, per intensificare lo sguardo.
  • Peyote è particolare. È bianco, ma non candido: è un bianco freddo che tende a rimanere trasparente. Anche questo non molto pigmentato ma altamente modulabile: possiamo spiattellarlo sulla palpebra come una mano di intonaco, stando attenti a non farci cadere i granellini nell’occhio. Va necessariamente associato a qualcosa come un grigio/nero, oppure verde/oro, oppure può essere addirittura usato a mo’ di punto luce sotto l’arcata sopraccigliare per look più appariscenti – visto che comunque non è propriamente un matte.
  • Ticket. Anche questo arriva direttamente dal fantastico mondo del circo: è l’oro che impreziosisce le casse di legno dei circensi, l’oro che decora le palpebre delle contorsioniste. È pieno di pagliuzze luccicanti. Poco pigmentato da asciutto, molto intenso se usato bagnato. Ha due facce: possiamo usarlo per look discreti insieme ai classici neri e brown, oppure per look più appariscenti, ad esempio insieme a toni bordeau, viola, blu.
  • Tobacco. È uno dei miei tanti marroni, ma ha un aspetto più fumoso, polveroso, con qualche riflesso giallognolo. Carino per essere usato da solo o in associazione a tutti quegli altri colori che avrei affiancato a un marrone 😛 . Tra questi inserisco sicuramente un Coral Reef, un Ticket.

 

Dovete sapere che questi pigmenti possono essere usati nei modi più disparati: non siamo obbligati a restare confinati nell’idea di un ombretto. Possiamo mescolare questi pigmenti tra loro, in uno smalto, in un eyeliner, in un blush e chi più ne ha più ne metta. D’altronde il make up è una forma d’arte.

Prossimamente vorrei parlarvi di altre marche, come altri Benecos, altri PuroBio, altri Neve. Spero che la cosa non vi annoi e, anzi, che possa esservi utile.

Grazie per la visione,

Ci vediamo presto!

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