Argilla verde ventilata per la pelle impura

Durante il mese di febbraio sono diventata Beauty Ambassador per un brand che si occupa di rivendere argilla verde ventilata e rispettivi kit di accessori utili nella preparazione. Nell’articolo è presente un coupon del 25% per acquistare sullo shop online L’Argilla Verde.

Buongiorno amiciii! Come state?

Come accennavo nell’introduzione, sono da poco diventata Ambassador per il brand 4Clay, che altro non è che il marchio tramite cui la fondatrice Valeria (@valegiavale su Instagram) distribuisce super barattoloni di argilla verde e fantastici kit di accessori utili per la preparazione di maschere e impacchi per viso e corpo, sul suo sito L’Argilla Verde.

In questo articolo inizio a raccontarvi la mia esperienza con questo nuovo ingrediente (l’argilla verde ventilata ad uso cosmetico, se non l’aveste ancora capito), con il quale ho avuto ancora poco a che fare durante il mio periodo di attività come blogger/youtuber. Conto di testarla su varie parti del corpo o in combinazione con vari ingredienti e di parlarvene presto.

Innanzitutto mi preme spiegare in che cosa consiste nel concreto questo ingrediente, adoperato e adorato da secoli, forse millenni, considerato non solo un rimedio naturale, ma anche un prodotto di facile utilizzo. L’azienda 4Clay ci tiene a precisare che l’argilla verde è in grado di rivelarsi davvero un prodotto “universale”, poiché spazia senza limiti in numerosi ambiti: a partire dall’ortopedico che la consiglia al proprio paziente per ridurre i dolori articolari, per arrivare al dermatologo che la suggerisce all’adolescente per curare i problemi relativi all’acne.

L’argilla verde ventilata, così come si presenta ai nostri occhi oggi, consiste in una polvere impalpabile di origine minerale derivante dall’erosione di rocce granitiche. Essa è composta da diversi elementi inorganici in grado di conferirle decine e decine di proprietà curative, le quali la rendono uno di quegli ingredienti che io definisco “fenomenali”, un po’ come l’aloe vera o l’olio di cocco. L’argilla verde viene sfruttata sia a uso cosmetico che medicamentoso fin dall’antichità. Non sono rare, infatti, documentazioni che attestano la sua presenza consolidata nei trattamenti curativi già ai tempi degli antichi egizi.

Alcune delle proprietà che hanno reso così famoso questo ingrediente possono essere così sintetizzate: antisettiche, cicatrizzanti, rassodanti, energizzanti. Come non citare, poi, il suo potere elasticizzante e rigenerante nei confronti della pelle, lenitivo in caso di dolori di origine reumatica, addirittura drenante. Risulta estremamente efficace sulla stimolazione della circolazione sanguigna e, di conseguenza, per la lotta contro la ritenzione idrica.

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Non vi nascondo che durante la scorsa estate il mio fidanzato, in un buffo tentativo di impennare con la bicicletta (quest’ultima purtroppo poco consona all’operazione), è caduto facendosi molto male alla caviglia, la quale per fortuna non si è fratturata, però si è gonfiata ed è rimasta inutilizzabile per un periodo relativamente lungo. Per ridurre il gonfiore abbiamo scoperto che gli impacchi di argilla verde possono essere molto utili. All’epoca non ero ancora Ambassador per 4Clay, quindi ci siamo rivolti a una delle erboristerie presenti nella mia città: ho scoperto che oltre ad essere facilmente reperibile, l’argilla è anche abbastanza economica. Abbiamo (anzi, lui ha-) usato questa polvere sia come impacco sulla zona che gli provocava dolore per ridurre appunto dolore e tumefazione, sia disciolta in acqua tiepida per lunghi pediluvi lenitivi.

Prima di raccontarvi la mia esperienza, vorrei spendere un paio di parole per presentarvi l’azienda 4Clay che mi ha concesso la possibilità di ricevere il set con cui sto sperimentando. Vi lascio qui sotto un unboxing brutto, che ho pubblicato sulle stories di Instagram nel momento in cui ho ricevuto il pacchetto a metà febbraio. Il formato e la qualità sono quello che sono, purtroppo, appunto perché non vedevo l’ora di mettermi all’opera e non ho pensato di realizzare un video per caricarlo sul mio canale Youtube.

In questo modo vi siete anche fatti un’idea di in cosa consiste questo famigerato kit che mi è stato spedito.

Insomma, 4Clay è il brand di argilla verde ventilata che si può reperire sul sito L’Argilla Verde, fondato da Valeria Giammaruco, il quale ha sede legale a Milano, ma si classifica come diretto fornitore della materia prima, cioè, mi spiego meglio, fra “il produttore” e il consumatore non si attraversano ulteriori fasi: l’argilla viene direttamente prelevata da loro nella cava di loro proprietà, in Piemonte, e subito da loro stessi rivenduta. Vi lascio il reel rubato dalla loro pagina Instagram per mostrarvi le immagini registrate nella cava durante le operazioni di scavo con l’ausilio del drone.

Ma smettiamola di dilungarci in chiacchiere. Ho colto l’occasione di questo tema “semplice” (la maschera basica all’argilla per le pelli impure) per parlare di questa nuova piacevole opportunità che mi è stata offerta, in modo tale da concedere uno spazio più ampio alle ricette “più complesse” che tratteremo nei prossimi post.

Colgo l’occasione in questo momento per lasciarvi il codice coupon che l’azienda ha riservato ai miei seguaci per ordinare col 25% di sconto. Il codice coupon è il seguente (nelle virgolette): vesd“.

Come dicevamo, gli impacchi di argilla sono rimedi naturali economici e piuttosto semplici, sia a livello di “difficoltà” nella preparazione, sia a livello di “complessità” degli ingredienti. Un esempio?

Ricetta per l’impacco di argilla verde ventilata contro la pelle impura

Abbiamo bisogno di:

  • 40g di argilla
  • 25g di acqua.

Fine. Non ci credevate, eh?

Queste sono le dosi consigliate dall’azienda per le maschere viso. Esiste una tabella in cui per ogni parte del corpo, in base al trattamento desiderato, una certa quantità di argilla corrisponde a una certa quantità d’acqua in modo da rendere l’impasto omogeneo. In realtà ora vi spiego quel che ho fatto io:

Cucchiaiata a caso prelevata dal barattolo direttamente col cucchiaino in cocco e spatasciata nella ciotola in cocco da loro inviata; acqua di rubinetto aperta a caso direttamente sulla polvere dentro la ciotola. Ovviamente una volta mescolato, l’acqua era molta di più rispetto alla polvere, per questo ho dovuto aggiungere qualche altro cucchiaio di polvere prima di ottenere un composto simile a un cemento – e ammetto di averlo conservato protetto da pellicola per alimenti, per utilizzarlo una seconda volta.

Con le loro dosi, al contrario, otteniamo subito un composto morbido ma compatto, che si preleva col pennellino di silicone e si distribuisce sul viso asciutto, in tutte le zone di viso evitando il contorno occhi. Con le loro dosi, in più, ci informano che con il barattolo da mezzo chilo, possiamo ottenere circa 13 maschere viso. Sono sincera, mi sembrano pochine. Forse stando più stretti con le dosi si può fare anche qualcosa in più.

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Vi dico la verità: secondo me con la quantità di 40g di argilla vengono fuori circa quattro o cinque impacchi. Mi è sembrato abbastanza difficile mescolare acqua e argilla perché ogni volta che aggiungo l’acqua alla polvere ce ne metto troppa e il composto viene acquoso. Il mio consiglio è quello di aggiungere poca acqua, e partire dal presupposto che ogni volta che ne metti poca, ce ne andava comunque messa di meno. :-/ Sarà questo il motivo per cui tutti quelli che pubblicano le foto degli impacchi di argilla verde mostrano di aver impaccato tutta la famiglia allargata e pure alcuni dei vicini di casa! L’unica soluzione quando metti troppa acqua è aggiungere altra polvere per addensare, però così rischi di sprecarla tutta…  Quindi io ora ho elaborato questo piano: metto circa 20g di argilla nella ciotola (ovvero una cucchiaiata abbondante, apro il rubinetto sulla polvere e lo richiudo all’istante, mescolo direttamente col pennellino in silicone, lo uso per prelevare l’argilla direttamente sul viso e se avanza, metto la pellicola. Quando si alza mia sorella fa l’impacco anche lei, e se avanza ancora lo conserviamo nella pellicola e lo usiamo la volta successiva. Tanto piano piano l’acqua evapora e resta la polvere addensata: con qualche goccia di acqua ripristiniamo la situazione e via di nuovo sul viso!

L’argilla verde viene tenuta in posa dal momento in cui abbiamo terminato di applicarla con cura come se fosse una glassa, fino al momento in cui è quasi completamente secca. In base alla stagione, ci può impiegare anche una mezz’ora per asciugarsi completamente.

Durante le varie fasi di asciugatura, possiamo notare infatti un notevole cambio di colore e lucidità: quando è bagnata si presenta di un bel verde acido acceso, lucido, riflette la luce, è morbida e permette al nostro viso di assumere espressioni facciali “normali”; al contrario, una volta seccata, diventa di un verde chiarissimo, opaca e se muoviamo i muscoli del viso si formano crepe e si sgretola.

Quando sopraggiunge il momento di rimuoverla ce ne accorgiamo: la pelle tira tantissimo, non riusciamo a muovere i muscoli del viso né per parlare né per ridere quando ci scorgiamo imbalsamati davanti allo specchio.

Raccomando di rimuovere presto la maschera di argilla dal momento in cui si secca, poiché rischiamo che faccia l’effetto opposto, ovvero che la pelle venga seccata a sua volta dall’argilla che si è cementificata, sensibilizzandosi e screpolandosi. E quando la pelle si screpola non è per niente una bella storia. Fidatevi di me che ho la pelle asfittica di natura.

Forse saprete che la mia pelle è abbastanza problematica, poiché si è sempre comportata da pelle mista sensibile con tendenza a screpolarsi, E NON SOLO: negli ultimi anni ho anche sviluppato un simpaticissimo tipo di acne che mi ha portato a ritrovarmi con cistine sotto pelle, tanti accumuli sebacei e ponfi dolenti, oltre ai tipici crateri da punti neri infiammati e brufoletti classici del pre-ciclo. Ve ne avevo parlato qui. Ok, insomma, dicevo che forse saprete che da poco sono riuscita a ottenere un trattamento dal dermatologo che prevede l’uso di un acido, di una crema super idratante e addirittura di un antibiotico per un mese. Ve ne parlerò presto. Comunque ho deciso di integrare con queste maschere di argilla verde due volte a settimana, nei giorni in cui faccio lo shampoo.

La mia pelle, dunque, si presenta estremamente ricca di impurità, ma purtroppo ciò non dipende da me, non dipende dalla mia routine di detersione o dai prodotti che uso, non dipende dalle mie abitudini: potrebbe avere cause che ancora non conosco, su cui sto indagando tuttora, e di conseguenza l’argilla verde non può umanamente avere un’azione purificante definitiva su di me. Può solamente contribuire ad eliminare la sporcizia che si sedimenta sulla superficie, ad aiutarmi a tonificare la pelle, ad esfoliarne lo strato più esterno, quindi a combattere le macchie dei brufoli e promuovere il microcircolo.

Per rimuovere la maschera sto adoperando con successo la spugnetta morbida rosa che vi ho mostrato nell’unboxing e nelle varie foto disseminate qua e là nell’articolo. Ho preferito aiutarmi con quella poiché lo strato di argilla solidificato è molto rigido e strofinare con i polpastrelli potrebbe addirittura graffiare e rivelarsi doloroso. Procedo così: lascio in ammollo qualche minuto la spugnetta rosa (e anche la konjac sponge, che vedremo fra poco), aspetto che da rigida torni al suo stato soffice e la picchetto imbevuta d’acqua di rubinetto sulla maschera, in modo da umidificarla nuovamente. Così facendo, lo strato essiccato di argilla torna ad essere confortevole sulla pelle e in quel momento applico una pressione sulla spugnetta contro la pelle e trascino via l’argilla. Sciacquo abbondantemente sia la spugnetta che il viso, e una volta terminata l’operazione mi preoccupo di lavare con cura e un goccino di sapone tutta la polverina che è rimasta in modo residuale intrappolata nei forellini della spugna. Dopodiché la posiziono sospesa ad asciugare in modo che non tocchi alcuna superficie, l’acqua evapori e non si creino microorganismi come ospiti indesiderati.

Accennavo alla konjac sponge poiché sul viso, una volta risciacquato, rimane comunque qualche granello di polverina (anche in bocca se è per questo), e mentre passiamo l’acqua sul viso con le mani ce ne accorgiamo. La sensazione su di me risulta alquanto fastidiosa. Per questo distribuisco uno strato del mio latte detergente abituale e tiro via tutto con l’aiuto della konjac. Sciacquo ancora con abbondante acqua (lavo i denti) e procedo alla routine idratante (tonico, gel di aloe e crema giorno/notte).

Subito dopo questo trattamento, la pelle pare tonica, omogenea, levigata, fortunatamente non screpolata come sarebbe successo prima dell’uso della crema super idratante che mi ha suggerito il dermatologo. I pori assumono dimensioni visibilmente ridotte: le pelli grasse traggono un forte giovamento da questo tipo di maschera, poiché l’argilla abbina il potere seboregolante a quello esfoliante, e l’azione meccanica di massaggiare via agisce come uno scrub, intrappolando e tirando via buona parte delle impurità superficiali. Le pelli sensibili o secche potrebbero riscontrare un aumento della secchezza a lungo andare. A dire la verità, visto che la mia pelle è abbastanza sensibile, come mi è successo già altre volte in passato, anche stavolta, per un’oretta dopo aver lavato via la maschera, sulle parti entrate in contatto con l’argilla la mia pelle rimane leggermente arrossata. Cioè, proprio sulla fronte, in prossimità dell’attaccatura dei capelli, si nota una linea netta di stacco fra la pelle che era rivestita di argilla e quella che non lo era. Vi lascio di fianco un’immagine di quello che intendo. Provate a zoomare la zona della fronte.

Tutti gli accessori che ho citato durante la preparazione (tranne la pellicola per alimenti…) mi sono stati inviati nel pacco del programma Ambassador da 4Clay, e infatti sono presenti nel video unboxing. Probabilmente a breve creerò un articolo solo per parlarvi di questo kit, poiché mi sembra di avergli dato troppa poca importanza e mi dispiace non aver avuto modo di descrivervi meglio ogni accessorio.

L’opinione che mi sono fatta con questa maschera super semplice contro le impurità è molto positiva: per essere la prima volta che uso un’argilla indicata per le pelli grasse mi ritengo abbastanza soddisfatta. All’epoca della mia prima reazione “sensibile” all’argilla (la pelle arrossata esattamente nelle zone che erano state a contatto con l’argilla), ne chiesi spaventata il motivo alla casa produttrice, che mi rispose che su alcune pelli più sensibili questa è una reazione comune e assolutamente non grave, che si risolve senza controindicazioni in poco tempo. Per dire: aldilà del rossore non si va.

Spero di riuscire a parlarvi prima o poi dell’uso di argilla verde sui capelli nell’henné e come aiuto contro la ritenzione idrica delle cosce. Devo solo prepararmi psicologicamente a stare per una mezz’oretta un paio di volte a settimana in piedi senza urtare nulla col sedere. 😛

Ringrazio nuovamente la 4Clay per l’opportunità.

Spero di rivedervi presto e che l’articolo vi sia stato d’aiuto, anche se cercavate una ricetta semplice per le impurità con l’argilla verde di qualsiasi altra marca.

Alla prossima!

 

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