Recensione henné Neha

Non molto tempo fa, causa covid, i negozietti etnici della mia città hanno iniziato a non rifornire più i miei henné preferiti, Zarqa e Afshan, per cui ho dovuto mettermi alla ricerca di alternative.

Buongiorno amici! Buon Natale appena passato! Come state? Spero tutto bene, e mai come in questo periodaccio lo spero davvero. Mi sento di definirmi virtualmente vicina a chiunque di voi possa aver ricevuto dispiaceri o cattive notizie a causa della pandemia. <3

Come avevo accennato nell’introduzione, negli ultimi mesi, reperire i miei soliti henné era diventato difficilissimo. Quando usavo abitualmente Afshan (mio preferito), ho iniziato a trovare sugli scaffali solo Zarqa, ottimo sì, ma facendo inevitabilmente una retrocessione, almeno a mio parere. Poi lo Zarqa nello stesso alimentari pakistano è stato sostituito dal Tazarine (addirittura marocchino), quindi ulteriore retrocessione: quest’ultimo è sabbiosissimo. Alla fine non ne ho trovato proprio più. Ma i miei capelli bianchi gridavano pietà, per cui sono stata costretta a guardarmi intorno (e di tinte manco a parlarne).

Non mi sarei mai aspettata di visitare un altro negozietto etnico un po’ più isolato e misconosciuto in città e di trovare lì pacchi e pacchi di henné Neha, in bustine da 250g al misero prezzo di tre euro. Solitamente gli etti stanno 2,50 circa.

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Insomma, sono tornata a casa, (i più attenti noteranno un change) ho scovato una nuova insalatiera (la vecchia si è spaccata 😛 ) e vi ho versato l’intero contenuto della bustina. Ho preparato il gam (tra non molto vi fornirò tutte le info di cui avete bisogno) e mescolato il tutto con l’obiettivo di congelare l’eventuale residuo per l’hennata successiva.



Posso dire di aver scoperto una polvere molto fine, oserei dire “assetata” – poiché beveva molto: ho dovuto aggiungere parecchia acqua prima di ottenere un composto cremoso, e alla fine nemmeno l’ho raggiunto! – e che l’applicazione è stata estremamente semplice. Ho spalmato questo henné come se fosse una fanghiglia, o come una glassa densa per guarnire una torta.

Ho guarnito la mia chioma senza sporcare eccessivamente, col mio solito metodo semplice per svogliati che prevede di creare degli chignon sul vertice della testa andando via via ad ingrandirli con le ciocche più esterne; tenuto in posa tutta la notte e lavato al mattino con sola acqua, balsamo e risciacquo acido.

Dopo il lavaggio i capelli sono stati un pooooooooochino pochino più aridi del solito, ma potevo facilmente risolvere con un leave in idratante, che non ho applicato al momento – ho recuperato successivamente.

 

Come molti di voi già sapranno, preferisco non usare lo shampoo per lavare via l’henné in posa perché ritengo che, essendo per qualche giorno in fase di fissaggio, potrei aggredire le particelle che ancora si stanno saldando e tirarle via. Io ho bisogno di un colore pieno, di coprire i numerosi bianchi nonostante la giovane età, e di curare i capelli con il 100% dei benefici caratteristici dell’henné rosso, essendo questo praticamente l’unico trattamento cui sottopongo i miei capelli. E per fare ciò (lavare i capelli senza shampoo), arrivo al giorno dell’henné coi capelli sporchi, applico a capelli asciutti MA uso nell’impasto delle erbette aggiuntive che hanno anche potere lavante.

Sarebbe quasi ora di postare la ricetta o comunque il procedimento che ho seguito. Sappiate, però, che non siete assolutamente obbligati a usare gli stessi ingredienti o lo stesso ordine dei passaggi qui elencati. Solitamente l’henné ha bisogno di acqua per essere trasformato da polvere in fanghiglia. Dopodiché sta a noi aggiungere/togliere/integrare con gli ingredienti o i trucchetti che ci ha insegnato l’esperienza.

Ripeto: solitamente sulle confezioni di henné c’è scritto di preparare l’impasto aggiungendo circa mezzo litro di acqua tiepida all’etto di polvere per una chioma medio lunga. Al contrario, io ho una chioma abbastanza lunga e folta, capelli grossi e circa sette anni di esperienza in henné alle spalle.

Come sappiamo, l’henné rosso ha poteri, rispettivamente dal maggiore al minore, colorante, seboregolante, lucidante, lavante. Per far sì che ognuna di queste azioni venga concretizzata nel migliore dei modi, io ritengo che la sola acqua tiepida non sia abbastanza, visto che rischiamo poi di fare “errori” da principianti, tipo lavare via il colore con lo shampoo quando per regole si dovrebbe cercare di non bagnare per tre o quattro giorni i capelli perché l’henné sta ancora ossidando; rischiamo di trascurare il potere seboregolante (diciamo pure disidratante), ottenendo capelli estremamente crespi, secchi e pagliosi, difficili da districare, che si annodano e così via; rischiamo di mantenere le squame aperte, cosa che lascia scappare colore, idratazione, nutrimento, e mantiene crespo e opaco. Insomma, ci siamo capiti.

[Se vi può interessare, qui c’è l’articolo in cui elenco una serie di trucchetti di esperienza che nessuno vi dice da contemplare quando vi approcciate all’henné per le prime volte.]

 

Procedimento.
  • Come potrete vedere nelle immagini a scorrimento, ho versato tutti e 250g di henné Neha in una insalatiera di plastica. A questi ho aggiunto un cucchiaio di curcuma che stimola la crescita, uno di neem che è antiforfora, lenitivo e antisettico, un cucchiaio di shikakai che è un’erbetta lavante e condizionante MAGICA, perché ci permette di tralasciare lo shampoo. Poi c’è un cucchiaio di aceto di mele, il quale acidifica il composto e contribuisce alla chiusura delle squame (quindi di conseguenza a disciplinare la chioma) e al massimo 5 goccine di olio essenziale di lavanda (vanno bene anche menta o tea tree) che contiene terpeni, cioè molecole capaci di far rilasciare un pigmento freddo.

Tutto ciò elencato finora in aggiunta alla polvere è facoltativo, ci tengo a precisare.

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  • La vera svolta quando prepariamo l’henné è, secondo me, il GAM. Ne ho parlato chiamandolo gam finora, ma dovete sapere che mi riferisco al Gel di Amido di Mais, o gel di maizena. Si trova nel reparto dolci di tutti i supermercati e serve a creare le creme, o le cioccolate calde. Se avete esperienza in cucina ne avete sicuramente già sentito parlare. E ve ne parlo qui invece per quanto riguarda il metodo base per creare un impacco idratante per i capelli. Insomma, di che si tratta? Aprite l’articolo che vi ho linkato. Fatto? Ecco, adesso invece vi svelo che qui ho fatto diversamente, cioè ho usato delle dosi un po’ “a occhio”. Abbiamo bisogno di un pentolino (ancora FREDDO), due cucchiai di amido di mais abbondanti e mezzo litro di acqua fredda. Tutto insieme nel pentolino, viene mescolato fino a ottenere un liquido lattiginoso senza grumi. Ora sì che possiamo accendere il fuoco sotto al pentolino. In 5-10 minuti (sempre mescolando!) il liquido lattiginoso diventa gelatina trasparente. Una volta pronto possiamo versarlo nell’insalatiera con tutte le altre polveri. Anche così bollente.
  • Se necessario, cioè se mi accorgo che ci sono troppi grumi, di solito prendo il frullatore con le fruste per impastare i dolci e frullo tutto, fino ad avere un impasto super liscio. Ormai ho superato la fase in cui l’henné non deve toccare il metallo altrimenti vengono i capelli verdi o muoiono le piante di tutto il vicinato. Per frullarlo, però, bisogna che l’henné si trovi in un’insalatiera bella ampia e resistente. Se adeguata anche per essere congelata o con un coperchio in dotazione tipo Tupperware è ancora meglio.
  • A questo punto, di solito, io lascio l’henné a ossidare coperto con coperchio o pellicola per alimenti (o avvolto stretto in una busta, dai, un po’ di fantasia) per una nottata. Questo step serve a far rilasciare una maggiore dose di pigmento colorante. Noi vogliamo ottenere capelli belli rossi, no? Bene, adesso non lo applichiamo perché è mattina e dobbiamo andare a lavorare: allora dritto in freezer. Ebbene sì, anche congelare l’impasto risulta molto utile. Utile a rilasciare il pigmento freddo/ciliegioso (e non caldo/ramato).
  • Scongelo l’henné la mattina del giorno in cui ho programmato di applicarlo. Io lo applico di sera prima di dormire. Ci impiego circa un’oretta col metodo che vi ho mostrato prima, e poi impellicolo tutta la testa “tappando” le estremità della chioma su fronte, nuca e dietro le orecchie con degli scottex. L’henné preparato col gam piuttosto che con sola acqua tende a colare molto meno (anzi affatto) però con queste barriere di scottex riesco a dormire tranquilla.
    Perché sì, ci dormo con l’henné in testa!
  • Avendo tanti capelli, quando applico l’henné probabilmente acquisto ben un paio di chili sulla testa. Se sto in piedi… Che dire? NON RIESCO assolutamente a stare in piedi. Appena applico l’henné sento istantaneamente la necessità di mettermi distesa. Visto che l’henné più sta e più colora, unisco l’utile al dilettevole e ci dormo su.
  • Al mattino lavo con acqua calda, fino a non veder più colare granelli di sabbia (uscirà sempre acqua gialla!), strizzo, faccio una posa lunga circa 10 minuti o anche più (di solito ne approfitto per fare colazione) con abbondante balsamo, infine torno in bagno, sciacquo tutto con ultimo getto freddo, risciacquo acido e procedo all’asciugatura cui sono abituata.

Col sole e una posa lunga di henné Neha ho riscoperto un bellissimo henné cremoso VERDE, simile a una glassa, che mi ha coperto perfettamente i capelli bianchi (colorandoli di rosso, ovviamente) e conferito alla chioma un pienissimo color rubino, assolutamente non ramato, colore che non amo.

Nel caso in cui invece voi preferiate il tono caldo-ramato, potrete evitare sia pose lunghe che ossidazioni, preparando velocemente l’impasto e applicandolo, con circa 4 ore di posa. Non sarà necessario ossidare, congelare, scongelare, dormirci su e cose varie. Tutto ciò che differisce da quest’ultimo procedimento è semplicemente il mio desiderio di ottenere colori diversi dal rame.

Fine.
Mi è piaciuto molto questo henné, sia per la sorpresa davanti a quest’ottimo rapporto quantità-prezzo, ma anche per il potere colorante, la semplicità nella stesura, la scarsa difficoltà nel lavarlo via.


Al solito spero che questa articolo sia piaciuto, sia stato utile e nel caso di dubbi o chiarimenti non dovete esitare a scrivermi, sia tramite commento che in privato. Sia qui che su Instagram o Facebook.

Spero di rivedervi presto! Alla prossima ??

 

P. S. E colgo l’occasione per augurare a tutti una serena conclusione di questo pessimo 2020, nella speranza dell’avvento di un anno migliore. 🙂

 

P. S. Mi dispiace non essere riuscita a postare nemmeno un’immagine del risultato, ma vi giuro che da quando ho usato l’henné Neha non ha mai smesso di piovere e quei pochissimi giorni di sole che ci sono stati ho dovuto lavorare tutto il giorno e non ho avuto tempo di dedicarmi alle fotografie. 🙁

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