5 Falsi miti sulla cura dei capelli

Lavate i capelli con acqua gelida, distribuite il balsamo solo sulle punte, non usate il phon, li asciugate solo all’aria e li tagliate una volta al mese. Siamo sicuri che questa sia la routine giusta?!?!?!

Ma buongiorno! Avete notato qualcosa che non va nell’intro?

Anche voi vi siete sentiti chiamati in causa? Forse è perché anche voi siete caduti nella rete dei falsi miti secondo cui i capelli crescono più sani facendo delle cose che vi fanno venire male al collo o al portafogli.

 

L’articolo di oggi, più che una lista di consigli, è una lista di provocazioni, al fine di sensibilizzare il lettore al ragionamento, elemento che sempre più SPESSO viene ritenuto un optional.

Non voglio offendere nessuno né tantomeno accusare qualcuno di avere un quoziente intellettivo più basso della media: semplicemente qualcuno di noi, almeno una volta nella vita, è cascato nel tranello del sentito dire. Un po’ come quando da bambine ci dicevano che con le mestruazioni non bisognava fare docce e bagni altrimenti il ciclo si bloccava per sempre, oppure che per avere la libertà dai genitori bisogna aspettare di sposarsi.

Bene, non sto qui a dirvi che E’ OVVIO CHE CON LE MESTRUAZIONI DOVETE LAVARVI o che NON E’ ANDANDO VIA DA CASA DEI GENITORI CHE I PROBLEMI FINISCONO (non sto qui a dirvelo, eh!), ma piuttosto voglio portare alla vostra attenzione qualcosa che magari per voi è ormai data per assodata, e invece non è proprio così che stanno le cose nella realtà.

 

Cos’avrò da dire di tanto importante?

In realtà nulla di che, nulla di così sconvolgente. Credo.

 

Iniziamo con i primi 5 falsi miti che mi sono venuti in mente. Se me ne verranno in mente altri magari scriverò un altro articolo.

  1. Lavare i capelli con acqua fredda.
  2. Il balsamo va solo sulle punte.
  3. Il phon fa male.
  4. Asciugare i capelli all’aria è preferibile.
  5. Tagliare i capelli li fa crescere più velocemente.

Ebbene…

  • Lavare i capelli con acqua fredda.

Io ho un gruppo Facebook che si chiama Navicella d’Avorio, non so se lo conoscete già, il quale tratta la cura dei capelli con prodotti naturali o con ingredienti il meno aggressivi possibile. Ogni giorno centinaia di persone condividono i loro dubbi, le loro scoperte, i consigli, i prodotti preferiti e così via. Tantissime volte, nei post o addirittura nei commenti, ho scoperto per puro caso di persone che lavavano i capelli con l’acqua fredda, gelida, come appena sgorgata dalla sorgente, o appena scesa da qualche laghetto alpino. Secondo voi cos’è che spinge le persone a usare l’acqua gelida per lo shampoo? Sicuramente queste persone hanno letto in giro che l’acqua fredda chiude le squame, quindi erroneamente avranno pensato che fare l’intero shampoo con acqua fredda sia una mano santa contro i capelli porosi o crespi. Ok, magari è vero che l’acqua fredda chiude le squame, ma è altrettanto vero che durante lo shampoo noi dobbiamo tirare via la sporcizia dai capelli, e questa sporcizia può anche rimanere intrappolata nelle squame, se noi non le solleviamo. Soluzione: a fine shampoo si usa l’acqua fredda, ma all’inizio e durante, la nostra necessità primaria è quella di aprire le squame e tirare via la sporcizia con lo shampoo, va da sé che bisogna usare l’acqua calda almeno fino a che non abbiamo sciacquato il balsamo. Qui le indicazioni per uno shampoo perfetto. Vi dico la verità, qualche volta in estate ho fatto lo shampoo con acqua fredda/temperatura ambiente, perché o fa troppo caldo e non sopporto l’acqua calda, oppure per problemi di bassa pressione idrica ho poca acqua e quella che esce è pure fredda. Ecco, dopo il lavaggio dei capelli con acqua fredda 1) i capelli non vengono pulitissimi come quando si usa l’acqua calda/tiepida, 2) mi viene un mal di cervicale da paura! Occhio se soffrite di cervicalgie.

 

  • Il balsamo va solo sulle punte.

Su questa questione si fa proprio allarmismo. “Il balsamo sulla cute? Ma che sei scema? Mai, non ti azzardare nemmeno a pensarci!”, ecco uno spoiler: io ce lo metto. Le persone demonizzano il balsamo sulla cute, addirittura c’è chi non lo usa (ma come fate a campare? D: ), è la cosa più sconsigliata del mondo. Secondo voi cos’è che spinge le persone a demonizzare il balsamo sulla cute? Sicuramente queste persone, in un’altra vita, usavano i prodotti siliconici (noi qui usiamo inci accettabili), e si sono ritrovati almeno una volta coi capelli lerci, grassi e oleosi a morte, oppure avranno messo troppo balsamo e il risultato post lavaggio è stato capelli pesanti e/o unti. Ok, magari è vero che il balsamo sulla cute potrebbe appesantire i capelli, e se troppo pesante di formulazione potrebbe risultare untuoso su pelli già di per sé tendenti al grasso, però è anche vero che se si sceglie il balsamo ideale non dovremmo avere problemi. Ma perché dovrei mettere sto balsamo sulla cute, direte voi? E avete pure ragione, sto insistendo troppo senza dare spiegazioni. Alcuni shampoo sono parecchio aggressivi, a qualche giorno dal lavaggio magari qualcuno di voi inizia a perdere pellicine o crosticine dal cuoio capelluto, tipo forfora, proprio come succede anche a me. Io risolvo cercando di mettere a pari la sensazione di cute sgrassata eccessivamente dallo shampoo usando il balsamo su tutta la chioma, compreso il cuoio capelluto. Il fine ultimo del balsamo è quello di idratare, quindi sulla cute non può far altro che idratare, appunto. Idratando combatto la secchezza dovuta a una formulazione troppo sgrassante per i miei capelli. [Non uso shampoo aggressivi: hanno inci ecobio, parlo di Alkemilla, Gyada Cosmetics, ma risultano troppo sgrassanti, e finora non ho trovato ancora uno shampoo perfetto per me. Altri più delicati sono troppo delicati e lavano poco]. In conclusione, il balsamo sulla cute non è la morte, anche il cowash si fa così (=si mette il balsamo sulla cute): se ben risciacquato i capelli sono più morbidi, idratati, facilmente pettinabili e non appesantiti. Pensate che quando lavo i capelli, la metà del tempo del lavaggio è solo risciacquare il balsamo!!

  • Il phon fa male.

Questo e il punto successivo sono collegati e complicati. Principalmente a causa di una questione chimica che io, da asina in chimica, non so spiegare: ci proverò. In pratica, molte persone dicono di non usare il phon, nemmeno in inverno, e cosa spinge queste persone a farlo? Sicuramente, sapendo che il calore della piastra fa male, facendo due più due, uno capisce che tutti i tipi di calore facciano male. Ecco, dovete sapere che la piastra raggiunge temperature elevatissime e a contatto col capello per dargli una forma lo brucia come se il capello stesse in un forno. Il phon non ha lo stesso senso della piastra, non lo ha mai avuto e mai lo avrà: il phon serve ad asciugare i capelli, velocizzando un’operazione che, in maniera naturale, sarebbe troppo lunga e fastidiosa. Ve ne avevo parlato anche qui. Innanzitutto il phon non raggiunge le stesse temperature della piastra, i capelli non lo percepiscono come percepirebbero una piastra (visto che il phon non si mette a diretto contatto con il fusto del capello). Ovviamente questo ragionamento è veritiero solo che voi non mettete la spazzola con la ciocca di capelli attaccata al beccuccio che direziona il getto d’aria cocente. Soluzione: il phon va usato dopo aver tenuto i capelli in un telo per far assorbire la maggior parte dell’umidità in eccesso, si usa un phon agli ioni – non robaccia scadente -, si tiene a debita distanza dai capelli (10-15cm) e la piega va ultimata con il getto d’aria fredda, che chiude le squame. Come per la questione dell’acqua gelida, anche il phon freddo per tutto il tempo dell’asciugatura, così come una corrente d’aria sul collo, fanno male alla nostra cervicale. E non solo, possiamo raffreddarci e ammalarci, e questo non è buono. A che pro? Solo per avere i capelli più lucidi? Cosa che poi non succede. Continua a leggere…

 

  • Asciugare i capelli all’aria è preferibile.

Ma non è vero, perché dovrebbe essere preferibile? Continuiamo il discorso di prima. Il phon non è un mostro, anzi, può essere un leale alleato nei confronti della nostra cervicale e un feroce avversario nei confronti dei raffreddori. Ma cosa succede se non usiamo il phon e lasciamo i capelli asciugare naturalmente? A parte che il phon rende un’asciugatura con piega naturale di due o tre ore (in estate, in inverno molto di più) molto più rapida (un quarto d’ora), ma proprio a livello chimico, i capelli bagnati per molto tempo perdono proteine, quindi elasticità, quindi resistenza, quindi si spezzano, sfibrano, sdoppiano, opacizzano, seccano ed è tutta una catastrofe. I capelli bagnati sono porosi, non asciugarli abitualmente li lascia porosi sempre, e una spugna che non viene mai strizzata e lasciata asciugare, soggetta a sollecitazioni meccaniche, a lungo termine comincia a deteriorarsi, a perdere i pezzettini. Stessa cosa succede ai capelli. Quindi, se i capelli vengono bagnati con l’intento di lasciarli bagnati per ore e ore e ore… non è preferibile: tutt’altro. In estate possiamo abbandonare il phon alla sola condizione che l’asciugatura totale si verifichi entro poco tempo. Allora, per concludere il discorso di phon cattivo e asciugatura naturale buona: questi sono falsi miti, soprattutto se abbiamo già i capelli tendenzialmente secchi o sfibrati o porosi. L’ideale sarebbe finire di fare lo shampoo, far assorbire l’umidità in eccesso fino a inzuppare un paio di teli, se è inverno passiamo il phon, se è estate ci posizioniamo dieci minuti sotto al sole. E così in poco tempo siamo a posto, non abbiamo i capelli lunghi a bagnarci maglietta e schiena o a pesare sul collo. Qui la spiegazione di come asciugare i capelli al meglio.

 

  • Tagliare i capelli li fa crescere più velocemente.

Questa è l’infamata più cattiva che qualcuno possa mai farvi credere. I capelli crescono sempre di circa un centimetro al mese, sempre! – abbandoniamo il discorso Luna, ché comunque i capelli non scendono mai di molto sotto la media di crescita mensile -, quindi per quale motivo dovremmo pensare che più li tagliamo e più cresceranno velocemente? E magari quando siamo bambine e i capelli ce li lava mamma, noi ci crediamo pure, perché che altro potere abbiamo? Abbiamo voce in capitolo? No, non siamo piante che vengono potate la cui linfa scorre dalle radici alle foglie: i capelli tagliati crescono comunque dalle radici, e sono praticamente materia morta! Cioè, l’unica cosa viva è il bulbo, il quale plasma la materia capillifera a partire dai nutrienti che riceve. Poi sta a noi far rimanere sempre della stessa bellezza il fusto di capello che cresce e si allontana dalla radice. Dico questo per far capire che, tagliando materia dalle punte, non possiamo far altro che recidere quella porzione di capello plasmata dal bulbo un anno fa (per dire). Tagliare la foglia sulla pianta lascia più linfa disponibile al resto della pianta (non sono sicura al 100% che funzioni proprio così, ma è per farvi capire); tagliare dieci centimetri di capello non lascia più nutrienti al resto del capello, perché lì non passano capillari sanguigni o cose del genere. Il capello è morto. Tutto quel che possiamo fare, spuntando regolarmente, è togliere la parte rovinata che potrebbe essere soggetta a spezzarsi; se il capello si spezza abitualmente perché è rovinato non cresce. Soluzione: se abbiamo i capelli che si spezzano sulle punte, l’ideale è tagliare piano piano tutta la parte rovinata, al fine di ridurre allo zero i capelli che si spezzano, e solo in quel modo i capelli possono ricrescere lunghi, sani e belli. MA SE i capelli sono sani, tagliarli non fa altro che accorciarli: se la crescita è di un centimetro al mese, sarà sempre la stessa (se abbiamo abitudini alimentari sempre uguali – comunque non c’è integratore miracoloso. Qui il video dei suggerimenti per velocizzare la crescita, per quanto possibile). I capelli sani vanno tagliati almeno una volta ogni sei mesi, i capelli così e così quattro mesi, i capelli rovinati tre. Tagliarli più spesso potrebbe essere controproducente, perché non vedremmo alcuna ricrescita. Tagliare un centimetro al mese, quando magari la nostra media di crescita è meno di un centimetro al mese, ci porterebbe ad averli sempre più corti, anziché a vederli crescere. Per i capelli rovinati: tanto vale tagliarli tutti e subito.

The end.

Che ne dite? Conoscevate già queste teorie? Anche voi siete cascati in qualche falso mito?

Avete qualche altro falso mito da far sfatare? 😛

 

Fatemi sapere se avete qualche cosa da aggiungere, da precisare o da correggere. Sapete che io non sono una tricologa, sono solo un’appassionata, e praticamente tutti i miei articoli sono frutto di esperienza e ragionamento.

Ci rivediamo presto?

Grazie per la visita, alla prossima!

P. S. Conoscete Poldo? 😀

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