Come sopravvivere all’influenza

Non so che tipi siete, ma io quando ho il raffreddore sono costretta a soffiarmi il naso in media ogni mezz’ora in ventiquattr’ore, e tutto ciò per due o tre giorni mi lascia una pelle del viso terribilmente irritata.

Buongiorno. Sono distrutta. Anche per questo inverno l’influenza è andata, e anche stavolta il mio viso è costretto a pagarne le conseguenze.

Ora vi spiego i motivi per cui ho deciso di scrivere questo articolo. Innanzitutto devo premettere che la mia influenza tipo è: giorno 1) male alla testa e alla cervicale (non ho mai mal di testa, quindi quando ce l’ho mi accorgo subito che qualcosa non va); giorno 2) il catarro invade il mio corpo e inizia a chiudermi il naso; giorno 3) il naso inizia a perdere acqua come il rubinetto di un vecchio bagno e se sono sfortunata passo la notte sveglia con 38 di febbre; giorno 4) temperatura a 37 fissa, consumo pacchi di veline per soffiarmi il naso e mi prude la gola; giorno 5) la temperatura si abbassa, il naso continua a colare e come se non bastasse la gola si irrita. SE proprio mi va male passo la settimana successiva col mal di gola. Se invece mi va bene, il sesto giorno devo soffiarmi il naso sporadicamente e posso QUASI ritornare alla vita di tutti i giorni.

Senza che vi sto a spiegare la mia dieta a base di aspirine, Tachipirina e caramelle al miele ciucciate per ore pur di riuscire a dormire senza sputare un polmone a causa della tosse (poi il dentista mi cura le carie in autunno…), vi racconto come il mio viso ne risente e si impegna a tornare alla quotidianità.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Io vi voglio male. Sì, voi che con un mezzo spray riuscite a sopravvivere senza toccare mai un fazzoletto. Io non posso concedermi questo lusso. Ho inserito nello slideshow qui sopra alcune foto terribili del mio viso martoriato dai fazzoletti, con le labbra irritate, le narici tagliuzzate e tutta la zona naso-labiale arrossata e screpolata in generale. E’ a causa di questa secchezza del viso procurata dai fazzolettini che odio a morte l’influenza, e in generale ammalarmi. Tutti quelli che mi conoscono sanno che quando sono ammalati non devono avvicinarsi, eppure ogni anno periodicamente ci casco una o due volte.

In quei due o tre giorni critici in cui sono costretta a soffiare il naso spessissimo (mi sveglio anche di notte per farlo, altrimenti soffoco) devo alternare ai fazzoletti dei prodotti idratanti.

 

Il senso di questo articolo è raccontarvi la mia esperienza e magari ispirare qualcuno di voi che soffre nel mio stesso modo, suggerendovi qualche comportamento adeguato a impedire di ritrovarci tutti come la renna Rudolph (quella col naso rosso) i giorni subito successivi all’influenza. Perché sì, come se non bastasse l’influenza, la ripresa consiste anche nel curare la pelle irritata.

Quest’anno in casa abbiamo preso dei panettoni che venivano con delle scatole di cartone rigido cubiche con gli interni completamente bianchi. Sono ottime in sostituzione alle costose photo box di Amazon.

Eccovi una foto dei miei prodotti salvavita dell’influenza di gennaio 2018. Come potrete notare, una buona parte dei prodotti che vi ho mostrato provengono dal Calendario dell’Avvento di Vanity Space, di cui vi ho parlato diverse volte (più nello specifico QUI) ma comunque anche negli anni passati quei prodotti di cui non ero in possesso erano tranquillamente sostituiti da altro con una funzione simile, oppure alla loro mancanza si sopperiva con l’ausilio di articoli “indispensabili”, quindi la loro funzione è facoltativa diciamo.

Vi parlerò appunto di ciò che consiglio per la pelle del viso irritata dai fazzoletti in ordine dall’indispensabile al facoltativo, cercando di stilare una lista con un filo logico.

  1. Balsamo labbra. In questo caso vi mostro un Addolcilabbra al sapore Torta di Mele di Alkemilla, che ho acquistato ormai diverse volte negli ultimi anni. Il balsamo labbra, o burrocacao (come preferisco io), o stick labbra – che dir si voglia – , è un ottimo rimedio per correre ai ripari quando siamo fuori casa. Ricordo infatti il brutto raffreddore che ho preso nell’ottobre 2016 in cui ero ospite fuori città per giorni per il tirocinio in officina ortopedica. Pacco di fazzoletti e burro cacao a portata di mano nel taschino della divisa, e potevo sconfiggere il mondo (se non fosse che poi mi sono ritirata nelle mie stanze perché, come tutti sappiamo, l’influenza quando vuole è più forte degli elefanti). Come trattamento provvisorio da utilizzare quando il fazzoletto per soffiarci il naso tira via la patina di crema viso, il burro cacao è ottimo: non ha grosse pretese, semplicemente si tratta di un po’ di olio di ricino e burro di cacao appunto (inteso come materia prima) in un comodo stick che può essere steso intorno al naso, oltre che sulle labbra, ed eventualmente spalmato – per evitare l’effetto lucido – e per un po’ teoricamente la nostra influenza resta invisibile all’occhio di un estraneo. Ovviamente non vanno bene tutti i tipi di balsami labbra: io ne uso uno ecobio molto ceroso e coprente; l’Addolcilabbra, lo sapete tutti, si è fatto strada prepotentemente tra gli altri per diventare il mio burrocacao preferito. L’importante è che non adoperiate una di quelle schifezze petrolchimiche facilmente reperibili nei supermercati e che, al contrario, preferiate qualcosa di nutriente. Ne va della vostra stessa pelle.
  2. Burro di karité. Quando l’influenza è già “inoltrata”, il balsamo labbra potrebbe essere troppo debole, piccolo, “delicato” per curare le irritazioni diffuse residue dalle (ormai) decine di soffiate di naso che abbiamo già fatto. Il burro di karité di Green&Beauty derivato da una collaborazione di qualche anno fa è stato una vera e propria rivelazione: calcolando che ha una confezione a barattolo con coperchio svitabile che lo tiene ben protetto, che non mi serve tutti i giorni, che 100g sono INFINITI… io lo sto trovando un MUST HAVE che tutti dovremmo avere in casa. Lo compri una volta e te lo ritrovi per cento anni, non solo per le influenze, ma anche per la pelle in generale, per i capelli ecc ecc. Io vi parlo di questo marchio perché è quello che ho io, ma esistono tantissimi siti da cui si può acquistare o altri marchi, e anche altri prezzi. Il burro di karité ha proprietà emollienti e nutrienti, quindi nutre la pelle secca e ne ripristina l’elasticità. Se ne preleva pochissimo con un polpastrello e si spalma precisamente sulle zone che si stanno irritando quali le narici e tutta la parte circoscritta al naso (e anche alle labbra). Il mio burro di karité di Green&Beauty è profumato con l’olio essenziale di lavanda, il quale lo rende anche lenitivo, oltre che ad avere un effetto calmante e rilassante proprio sulla persona.
  3. Spazzolina esfoliante. Vi ho mostrato il Foreo LUNA Play che ho trovato nell’Avvento Vanity – di cui parlerò qui sul blog nelle prossime settimane – , ma va bene qualsiasi tipo di spugnetta, spazzolina, panno che abbia funzione di esfoliante. Negli anni passati infatti per me era indispensabile la Konjac Sponge. Trovo che sia importantissimo esfoliare la pelle mattina e sera, non solo tutti i giorni, ma in maniera specifica quando stiamo seguendo una routine come questa, poiché i fazzoletti strappano la pelle favorendo l’insorgenza di pellicine bianche sollevate, e i prodotti nutrienti usati in alternanza potrebbero risultare comedogeni. Io ora come ora (appena uscita dall’influenza) ho il naso PIENO di punti neri… anche se mi importa poco, perché preferisco le impurità piuttosto che la pelle crepata a mosaico. La spazzolina esfoliante serve proprio a ripulire queste zone sia dalle pellicine che dal materiale che andrà inevitabilmente a depositarsi tra i nostri pori, sopratutto in una parte predisposta come lo sono le narici. Poi è possibile che su di voi questi prodotti nutrienti non risultino comedogeni, com’è anche possibile che vi state regalando il divertimento di strizzare i punti neri sul naso entro breve. Io ho la priorità di non far seccare la pelle e non far uscire ragadi dolorose (=lacerazioni della pelle), quindi ai punti neri penso poco…
  4. Siero cicatrizzante. Vi sto mostrando un altro prodotto molto utile, anche se facoltativo: il siero Loom alla bava di lumaca della Bioearth – ancora una volta powered by Avvento Vanity Space. Questo prodotto, oltre a contenere un’altissima percentuale di bava di lumaca e aloe vera, quindi sostanze idratanti, risulta essere ottimo come lenitivo e cicatrizzante. E’ infatti consigliatissimo a chi soffre di acne o brufoli frequenti (oltre che alle pelli mature vista la nota azione anti aging della bava di lumaca). La pelle martoriata da un’azione meccanica stressante e sgradita qual è l’attrito tra la pelle e il fazzoletto di carta – che io conosco bene, purtroppo – deve essere lenita, idratata, protetta, e poi diciamocelo, siamo macchine perfette ma non siamo invincibili. Ho trovato questo siero un toccasana quando avevo la pelle intorno a naso e bocca arrossata e accaldata. Non l’ho usato tutti i giorni per non abituare la pelle (e in generale non lo uso ancora tutti i giorni) però lo trovo molto utile per prevenire, e non per curare, il peggioramento di alcune problematiche, le quali potrebbero divenire anche relativamente gravi (brufoli, macchie rosse, pelli secche, irritazioni, e così via).
  5. Crema idratante. Ok, non l’ho messo verso la fine per farvi pensare che usando balsami e burri la crema viso possa essere trascurata. La crema viso va usata tutti i giorni e questo è scontato. Il mio posizionarla al quinto posto non la rende uno step meno importante, bensì uno step doppiamente importante, visto che oltre a quella che va usata nella routine viso classica, viene contemplata anche una seconda volta. L’ho solamente messa al punto cinque perché è un trattamento d’urto aggiuntivo che viene richiesto dalla pelle quando ormai quest’ultima è stata soggetta a stress già da diversi giorni (in poche parole si trova al punto cinque perché la uso verso la fine). Quello che intendo quando parlo di trattamento d’urto non è spalmare due volte la stessa crema da giorno. Io vi voglio proprio incoraggiare a comprare una crema ricca di glicerina, di quelle potenti, com’è la SOS Hand Concentrate della Cien (reperibile in tutti i Lidl, tutto l’anno). E’ praticamente glicerina pura, quindi ha una elevatissima capacità di reidratare la pelle secca e spenta, lasciando anche un po’ di sgradevole sensazione di appiccicume in seguito a un massaggio lungo per far riassorbire la scia bianca (basta prelevarne poca)… però la vostra pelle subito dopo vi ringrazierà stendendovi (metaforicamente) il tappeto rosso davanti ai piedi. Ve ne avevo parlato nell’articolo sulla mia crema per le mani preferita.
  6. Acido Jaluronico. Anche questo è un facoltativo, serve un po’ e ridare vita al viso che si è ingrigito durante i giorni di influenza e riposo forzato. Da cui poi non ci ritiriamo realmente riposati, bensì più stanchi di prima. Anche qui vi mostro un prodotto ottenuto durante l’Avvento Vanity: il siero all’Acido Jaluronico di Alkemilla, che è uno dei miei marchi ecobio preferiti. Tutti sappiamo che l’acido jaluronico è una sostanza che viene prodotta naturalmente dalla nostra pelle e che si trova al suo interno col compito di renderla elastica e tonica, e purtroppo va scemando con l’invecchiamento. Va da sé che un siero a base di acido jaluronico ha il compito di restituire elasticità e tonicità al viso, per risvegliarlo dal letargo e per far riprendere la pelle che, nel bene e nel male, è stata maltrattata per giorni.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Ecco qua i miei Charlie’s Angels dell’influenza. I MUST HAVE che mi hanno letteralmente salvato la faccia.

Ora non sono più ammalata da qualche giorno – beh sto ancora smaltendo il catarro 😛 – però l’ultimo residuo dell’influenza è un po’ di pellicine sulle narici, che è quasi come se fossero i cocci restanti di una guerra che io ho vinto.

Forse starete pensando che non vi ridurrete mai come me, che avrò sbagliato io qualcosa se mi sono ridotta così, che magari non ho trovato le giuste medicine per curarmi. Se ho sbagliato qualcosa non lo so, fatto sta che mi ammalo da una vita e il raffreddore l’ho sempre vissuto così. Magari c’è qualcuno che si ritrova come me con il naso in fiamme e la sinusite facile, e questo è il mio articolo di suggerimenti per lui.

 

Spero di essere stata d’aiuto a qualcuno, e spero di ammalarmi sempre meno spesso, e che sia così anche per voi.

Voi avete preso l’influenza quest’anno? Quali sono le vostre abitudini comportamentali a riguardo?

 

Grazie per avermi fatto compagnia,

Voglio rivedervi presto, mi raccomando! Sempre qui,

Al prossimo articolo!

Potrebbe piacerti...