Creme viso Maternatura

Durante l’ultimo anno e mezzo ho potuto fare uso, e quindi confrontare, due differenti tipi di creme viso di MaterNatura, e vorrei tirare quindi delle conclusioni. 

Buongiorno FOLLOWERS! Ultimamente il numero di followers (calcolo quello di Instagram perché è il social con cui ci interfacciamo di più) è cresciuto tantissimo! E vi ringrazio. 😀

Più o meno durante gli ultimi due inizi d’anno (2016 e 2017) mi sono appropriata, prima con la mystery box di Shop Salute, e poi con l’ordine Bioalchemilla, rispettivamente delle creme viso MaterNatura ai Fiori d’Arancio e alla Peonia.

Vi ho già parlato di entrambe in altri articoli. Addirittura della variante ai fiori d’arancio vi ho parlato due volte: la prima era un’opinione negativa, perché avevo provato il campioncino durante la vacanza a Rimini, non so se ve la ricordate, ed era coincisa con uno sfogo allergico pruriginoso nella parte bassa del viso. Tutto molto strano per essere settembre, quindi fine estate (e non inverno, il quale di solito ha la capacità di screpolarmi la pelle).

 

Dicevo nell’intro che ho avuto modo di fare dei confronti e siccome, come dico io, le recensioni online non sono mai troppe, ho deciso di parlarvene.

Innanzitutto ritengo questa casa produttrice, MaterNatura, molto valida: ho provato qualche campioncino e non ho mai avuto problemi (l’unica volta è stata appunto quell’esperienza di cui vi parlavo poco fa). I prezzi sono modesti, non eccessivamente alti, però questa è un’azienda che, a livello di costi, si stabilizza nella fascia media, cioè non sono prezzi altissimi, appunto, ma nemmeno bassi. Vi basti sapere che, ciascuna di queste creme viso, di cui stiamo andando a parlare, ha un prezzo di 21,90€ per 50ml. E in generale, usandola costantemente come crema da giorno, secondo me, ha una durata di circa quattro mesi mesi. Esperienza molto diversa da quei tubetti di creme viso da 50ml di Benecos o Cien Nature, che durano uno, massimo due mesi.

Entriamo nello specifico, allora.

Questo packaging è comodissimo: è composto da un cilindro bianco su cui sono stampate tutte le info, sormontato da una pompetta/un aspiratore, collegato direttamente al prodotto all’interno, il quale è sottoposto a un sottovuoto, e quest’ultimo fa sollevare una base mobile interna in modo che il prodotto sia sempre compresso nella confezione da questa base, e mai a contatto con aria o eventuali batteri. Più il prodotto viene consumato, più la base si solleva, finché non raggiunge la parte alta della confezione, e grazie a questo sottovuoto riusciamo a usare tutto, senza sprechi. La pompetta ci permette di dosare anche la quantità di crema viso, così non dobbiamo infilare le dita direttamente nel prodotto per prelevarlo contaminando il tutto. Non serve premere sul dosatore fino in fondo perché una goccia di circa un centimetro e mezzo di diametro basta per viso e collo.

Per quanto riguarda la profumazione invece vi metto in guardia: se non sopportate l’odore dei fiori non usate queste creme! La fragranza è fortissima, soprattutto durante le prime applicazioni: la stanza resta profumata dello stesso odore della crema per qualche minuto. Come dicevo, l’odore è fiorato nel vero senso della parola, e non saprei come altro descriverlo. Non ci sono note dolci, fresche, frizzanti, calde, chimiche eccetera, solo fiorate. Ho avuto spesso l’impressione che la forza del profumo somigliasse a quella dei Filadelfi in  tarda primavera (quei fiorellini bianchi, anche conosciuti col nome di Lacrime d’Angelo, presenti nelle siepi, che hanno quell’odore fortissimo che fa lacrimare gli occhi agli allergici 😛 ).

Gli unici ingredienti rossi negli inci che vedrete sono la melissa e il bitter orange. Ho cercato delle fonti per sostenere le mie tesi: secondo il biodizionario questi ingredienti, nonostante vegetali e quindi naturalissimi, sono contrassegnati in rosso perché potrebbero risultare allergizzanti. Il bitter orange invece potrebbe anche risultare fotosensibilizzante. Quindi occhio.

Il pallino è riferito all’OE di melissa e non alla pianta in se stessa, e fa riferimento ad episodi di allergenicità (e piccola tossicità in ingestione, ma in quantità significative” cit forum Promiseland, oppure

È rosso perchè fotosensibilizzante / fototossico, nessun problema nei prodotti a risciacquo.” cit forum Saicosatispalmi.

A proposito delle modalità d’uso, i produttori dicono nelle schede prodotto:

Dopo avere accuratamente pulito e tonificato la pelle, stendere un velo di crema su viso e collo, massaggiando dolcemente fino a completo assorbimento. Avvertenze: prodotto dermocosmetico per uso esterno.
Applicare solo su cute integra. Evitare il contatto con gli occhi; nel caso lavarli con acqua. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non esporre alla luce solare. Mantenere a temperatura ambiente.

Arriviamo al sodo.

  1. Crema Viso Idratante ai Fiori d’Arancio. Inci: Aqua [Water], Dicaprylyl ether, Squalane, Sorbitan olivate, Propanediol, Cetearyl alcohol, Cetearyl glucoside, Cetyl palmitate, Lauryl olivate, Oryza sativa (Rice) bran oil, Persea gratissima (Avocado) oil (*), Ricinus communis (Castor) seed oil, Citrus aurantium amara (Bitter orange) flower oil (*), Copernicia cerifera (Carnauba) wax, Potassium olivoyl PCA, Avena sativa (Oat) bran extract (*), Melilotus officinalis extract (*), Trigonella foenum graecum seed extract (*), Malva sylvestris (Mallow) extract (*), Rosa canina fruit extract (*), Benzyl alcohol, Cetearyl olivate, Hydrogenated castor oil, Sorbitan palmitate, Ethylhexylglycerin, Phenethyl alcohol, Glycerin, Parfum [Fragrance], Xanthan gum, Benzoic acid, Dehydroacetic acid, Lecithin, Lactic acid, Sodium phytate, Potassium chloride, Tocopherol, Ascorbyl palmitate, Linalool, Citric acid, Limonene. Grazie alle proprietà emollienti dell’oryza sativa, della malva e dell’olio di ricino, questa crema ha spiccate capacità contro la secchezza e la disidratazione, in più l’estratto di fiori d’arancio combatte l’invecchiamento cellulare e la melissa ha anche la funzione di ridurre i rossori. Ho usato questa crema viso durante i primi mesi del 2016, e comunque non l’ho terminata, per lasciarmene una piccola quantità per i primi freddi delle stagioni successive, visto che già ci avevo visto lungo e avevo intenzione di ricomprarne un’altra variante. L’odore di fiori d’arancio è molto forte e ci vuole qualche giorno prima di abituarsi. So che molte persone provano un’avversione ingiusta nei confronti dell’odore di arance e mandarini: se fate parte di quel gruppo di persone questa crema per voi è sconsigliata. Rischiereste di continuare a sentire l’odore senza abituarvi mai, vivendola con un senso di fastidio o addirittura di nausea, mal di testa e così via. Il prodotto si presenta abbastanza denso: quando premiamo sul dosatore, la cremina che fuoriesce assume sulle nostre dita la forma di una goccia tonda bianca opaca, non trasparente. Si spalma lasciando per breve tempo una lieve scia bianca, si assorbe facilmente dopo un breve massaggio e lascia la pelle morbida e profumata. A livello di pesantezza mi sento di inserirla nella fascia media. Mi piace per l’intera stagione invernale. Nel caso in cui dovessi ritrovarmi ancora screpolata o secca su alcune zone, io associo a questa crema anche qualcosa di più pesante, magari una crema con glicerina alta nell’inci, oppure burro di karité o sieri.
  2. Crema Viso Lenitiva alla Peonia. Inci: Aqua [Water], Glyceryl stearate, Dicaprylyl ether, Propanediol, Squalane. Potassium olivoyl hydrolyzed oat protein, Cetearyl alcohol, Argania spinosa kernel oil (*), Linum usitatissimum (Linseed) seed oil (*), Prunus amygdalus dulcis (Sweet almond) oil (*), Paeonia officinalis flower extract, Olea europaea (Olive) fruit oil, Copaifera officinalis (Balsam copaiba) resin, Centaurea cyanus flower extract (*), Helichrysum italicum extract (*), Melissa officinalis leaf extract (*), Passiflora incarnata flower extract (*), Rubus idaeus (Raspberry) fruit extract (*), Palmitoyl hydrolyzed wheat protein, Potassium cocoyl hydrolyzed wheat protein, Glycyrrhetinic acid, Allantoin, Benzyl alcohol, Glyceryl oleate, Ethylhexylglycerin, Phenethyl alcohol, Glycerin, Xanthan gum, Parfum [Fragrance], Benzoic acid, Dehydroacetic acid, Lecithin, Lactic acid, Sodium phytate, Tocopherol, Panthenol, Ascorbyl palmitate, Citric acid. Ho comprato questo prodotto appunto nel gennaio 2017, ricercando qualcosa di lenitivo, per via della pelle sensibile che si arrossa in maniera cronica durante il periodo freddo, situata nella zona delicata delle narici. Non so se si riesce a vedere dalla foto che lascio a lato.
    Questa è la mia faccia quando mi alzo al mattino, con le narici cotte, rosse e screpolate. :/

    Questa crema contiene appunto estratti di fiori di peonia, melissa, fiordaliso, passiflora ed elicriso, che hanno proprietà lenitive, olio di argan e olio di oliva, che hanno proprietà idratanti e in generale ci sono ingredienti antiossidanti, antinfiammatori e disarrossanti. Insomma, sto usando con costanza la crema Lenitiva alla Peonia: la fragranza è potentissima, immagino che quello sia l’odore della peonia, ma a me ricorda il profumo di un campo di fiori freschi, non di un bouquet. Questa crema è sempre densa, ma la percepisco come leggermente più liquida rispetto a quella ai fiori d’arancio. Si presenta comunque di un pieno bianco candido non trasparente. Si spalma più velocemente sul viso rispetto alla precedente, lasciando secondo me meno scia bianca, e mi sembra addirittura un pochino più leggera. La preferisco in momenti come la primavera, o comunque il tardo inverno (febbraio – marzo), quando già il sole diventa teporoso e non fa più troppo freddo. Purtroppo devo associare anche in questo caso delle creme pesanti sulle zone più secche. Sto usando un siero illuminante di Dr Taffi che mi sta dando non poche soddisfazioni. Prima della crema sto usando un tonico da supermercato con glicerina in alto nell’inci, e non l’acqua di rose, perché con quest’ultima la pelle è troppo secca. La pelle resta bella vellutata anche se in alcuni giorni sento il bisogno di applicarla più volte. E io ho una pelle mista tendente al secco.

 

Ecco, credo di non aver tralasciato alcun particolare. Per ora sto preferendo la consistenza della crema viso ai fiori d’arancio ma profumazione e azione lenitiva di quella alla peonia.

Fatemi sapere cosa pensate di queste creme, se, viste le mie problematiche cutanee, avete da consigliarmi qualcos’altro sono tutta orecchie!

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Grazie per aver letto anche questo articolo, spero di rivedervi anche in futuro!

A presto!

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