Recensione prodotti PuroBio #1

13124906_10208900438205262_5581406697940101465_nForse in qualche altro articolo avrete notato che sto suddividendo alcune recensioni in base alla marca di appartenenza, divise in puntate. Oggi voglio recensire la collezione di Natale 2015 di Purobio.

Giorno a tutti! Ho parlato di collezione natalizia perché questa linea è stata lanciata poco prima di Natale 2015, però i prodotti sono comunque sempre venduti e, soprattutto, utilizzabili in ogni occasione (non solo a Natale, insomma!).

In realtà la collezione lanciata a Natale 2015, così com’è stata “lanciata” non è proprio disponibile nei negozi. Questi prodotti sono stati, alcuni, rimodernati e, altri, separati. 😛 Ciò vuol dire, in poche parole, che i tre matitoni oggi vengono venduti con lo stick colorato di nero (e non del colore della mina cosparso di brillantini dorati) e gli ombretti presenti nelle palette sono venduti separati, uno a uno. Comunque vi lascerò tutti i link collegati per permettervi di cercarli facilmente sul sito.

Ricorderete l’articolo in cui ho presentato questa collezione. Vi mostro il video in cui provavo questi prodotti per la prima volta e, vi prego, siate clementi. Mi rendo conto che ero terribile con quel primo piano dal basso. LOL

Quelle (terribili) nel video erano soltanto le prime impressioni. Con quasi un anno e mezzo di distanza dalla ricezione di quel meraviglioso pacchetto, vorrei fare una recensione più approfondita. Nello specifico vorrei parlarvi in questa prima puntata delle review PuroBio delle due palettine, Fallen Tones (composta da ombretto 07 blu shimmer, 06 viola shimmer, 05 rame shimmer e 08 verde bosco matte) e Skin Tones (01 champagne shimmer, 02 tortora matte, 03 marrone matte e 04 nero matte), e dei tre matitoni labbra Rosa, Marsala e Vinaccio.

 


Iniziamo con gli ombretti che componevano la Palette Skin Tones.

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1. Ombretto 01 Champagne – shimmer. Procediamo con ordine. Penso proprio che con questi prodotti (tutti quelli di cui parliamo nell’articolo), Purobio si sia fatto da sparti acque. Nel video di prime impressioni ero entusiasta del colore pigmentato di questi ombretti. Col senno di poi direi che non sono così pigmentati come sembrava. In ogni caso questo ombretto Champagne è molto delicato ma abbastanza sbrilluccicoso e illuminante, l’ideale per rifinire un punto luce all’angolo interno dell’occhio. I brillantini presenti non sono percepibili o fastidiosi come in altri ombretti brillantinati, evidentemente sono polverina finissima. In questa palette questo era l’unico ombretto shimmer tra i quattro. Nella successiva palette ci renderemo conto che lì invece la situazione si capovolge, e sono tre ombretti shimmer e un matte.

2. Ombretto 02 Tortora – matte. Questo è il primo ombretto matte che incontriamo. Con matte ovviamente intendiamo un ombretto opaco, color grigio tortora che quasi ricorda il colore della polvere. Non è un grigio: questo colore è più vicino al bianco che al grigio. Per rendere il colore più evidente io consiglio di passarlo su uno strato di matita bianca precedentemente sfumata sulla palpebra. Questo è un classico esempio di ciò che dicevo sopra: ombretto che sembra pigmentatissimo ma in realtà non lo è. 😛 Da lontano tende a scomparire se non messo in contrasto con un colore più scuro. Io l’ho usato sulla palpebra mobile in contrasto appunto con l’ombretto nero, che incontreremo tra poco, e l’eyeliner (sempre nero). Se usato da solo potrebbe tranquillamente passare inosservato.

3. Ombretto 03 Marrone – matte. Altro esempio di ombretto che sembra molto pigmentato. Questo marrone, pressato nella cialda somiglia a un color mattone chiaro, mélange, poco profondo. Secondo me è ottimo per le sfumature di transizione nella linea della piega dell’occhio, dove si incontrano palpebra fissa e palpebra mobile, quando sulla palpebra mobile abbiamo usato un ombretto di tonalità diverse, come, che so, un blu, un borgogna, un sabbia o simili. Magari usato da solo sulle carnagioni chiare potrà essere utile per riscaldare lo sguardo accompagnato da una linea sottile di eyeliner, ma lo sconsiglio da solo su persone profonde – armocromaticamente parlando.

4. Ombretto 04 Nero – matte. Questo ombretto è un nero classico, non polveroso, che necessita di parecchia stratificazione per non rimanere trasparente. Essendo un nero classico, può essere usato nei modi più disparati, ed essendo non eccessivamente pigmentato, la stratificazione permette di associarlo ad altre colorazioni per scurirle e renderle più profonde se distribuito in precedenza. Ad esempio, io uso spesso questo nero per imprimere la V o per scurire gli ombretti per dare profondità allo sguardo. Potremmo usarlo da solo, ma abbastanza stratificato per dargli la giusta intensità.

Ora passiamo agli ombretti che componevano la Palette Fallen Tones.

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5. Ombretto 05 Rame – shimmer. Gli ombretti shimmer di questa seconda palette sono più cremosi rispetto agli altri opachi. Questo rame è forse l’ombretto, tra tutti, più pigmentato. Il colore ramato potrebbe essere usato anche da solo, o in associazione con un marroncino per dare profondità alla piega della palpebra. Non è sbrillantinato, quindi, come dicevo anche per altri shimmer, non sono presenti quei brillantini duri che ti entrano nell’occhio irritando. Però riflette tantissimo la luce. Molto consigliato. Vorrei azzardare definendolo quasi un duochrome, visto che alla luce si illumina inaspettatamente di un rame, sì, ma molto più chiaro.

6. Ombretto 06 Viola – shimmer. Questo ombretto non lo definirei proprio “viola”: è una specie di mattone violaceo. Il punto è che, visto compattato in palette ha un colore fantastico, vibrante, luminoso e affascinante. Quando lo prendi e lo spalmi sulla pelle ti rendi conto che quasi sparisce. C’è bisogno di applicarne in quantità industriale e se per sbaglio ti trovi a sfumarlo puoi anche dirgli addio. Bisogna prelevarlo con un pennello e picchiettarlo, non trascinarlo. Io lo vedo benissimo e lo uso per lo più applicato su uno strato di matita bianca sfumata per esaltarlo, nella metà più esterna della palpebra, associato al rame di cui parlavamo prima, picchiettato invece sulla metà più interna della palpebra, mescolati e sfumati al centro dove si incontrano.

7. Ombretto 07 Blu – shimmer. Ho usato questo blu ultimamente la sera di Capodanno. C’è necessità di applicarne molto, anche in questo caso, però io l’ho usato su uno strato di matita dello stesso colore, già precedentemente distribuita e sfumata su tutta la palpebra mobile, per tamponare. E’ molto meno brillante di quanto si possa credere. Spesso io unisco questi ultimi tre ombretti nello stesso make up, con l’oro che si estende dalla zona punto luce, vicino al naso fino a 1/3 dell’occhio, il viola al centro e il blu sfumato a formare la V tipo smokey eye. In alternativa, per un trucco “blu” che non ci faccia somigliare a Ursula di La Sirenetta (sconsiglio alle ragazze diàfane), associato al nero della prima palette sull’angolo esterno e allo champagne nell’angolo interno.

8. Ombretto 08 Verde Bosco – matte. Unico opaco di questa serie. Il colore non è proprio un verde come tutti lo immagineremmo, ma una via di mezzo tra un verde e un blu. Lo associo spesso alla matita Bosco di Neve Cosmetics, quasi della stessa tonalità. Purtroppo questo ombretto è quello che ho usato di meno finora, perché lo vedo un po’ difficile da abbinare. Anche se, mentre preparo l’articolo, osservando la palette aperta, mi sta venendo in mente un’associazione col rame, magari così: rame su tutta la palpebra mobile, marrone sulla piega molto sfumato verso l’alto e il verde bosco nella v, sfumato nella piega fino a metà e sotto la rima inferiore, eyeliner per dare definizione e mascara. Certo, per le meno timide col make up.

Infine ci sono i tre matitoni usciti in quella collezione, che tuttora sono accompagnati da altre colorazioni, che sono il Rosa, Marsala e Vinaccio. Devo dire, prima di tutto, che i matitoni che ho ricevuto hanno un cattivo odore, sono molto cremosi e non hanno lunga durata, si temperano male, per questo in estate li tengo in frigorifero per evitare che si spacchino e che la mina si “maciulli“.

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  • Matitone rossetto ROSA 24. Questo colore rosa pallido non mi starà mai bene in nessun modo nemmeno tra un fantastrilione di anni. Lo vedrei bene come “nude” su una bionda con la carnagione chiara. Credo di non poterlo mai usare nemmeno come blush, perché si annullerebbe e non mi creerebbe il giusto contrasto di cui ho bisogno. In più mi cancella le labbra. Non mi è piaciuto.
  • Matitone rossetto MARSALA 25. Questo colore invece risulta un nude su di me, non è troppo scuro, ma dà una bella profondità al mio viso. Colora le labbra in maniera discreta, ideale per make up da mattina o per le giornate in università. Non secca le labbra, ma me le fa sentire un pochino appiccicose appena applicato. Carino anche per essere usato in quantità minime a mo’ di blush.
  • Matitone rossetto VINACCIO 26. Tra questi probabilmente è quello che mi piace di più: è il più scuro dei tre ma non deciso come il colore dello stick. Molto bello per trucco giorno o per make up comunque non molto pesanti. Ottimo per colorare le labbra e scaldarle.

 

→Considerazioni finali.

20170104_151711_wm.jpg 20170104_144746_wm.jpgQuesta collezione (nonostante durante le review potrebbe sembrare che non sia molto soddisfatta) in realtà è molto carina. Le nuance proposte non sono carichissime, però permettono di dosare bene il colore e, in fin dei conti, gli ombretti così raggruppati offrono tante combinazioni di make up possibili.

Certo, si potrebbe fare di meglio e probabilmente le formulazioni son già state riviste quando son stati rivisti i packaging, ma, come dicevo sopra, questa linea ha fatto praticamente da spartiacque per Purobio, che da lì in poi si è lanciato in caduta libera. Son stati rilasciati fondi, ciprie, BB cream, matite, rossetti, pennelli, molti di questi sono già in mia proprietà in lista per essere recensiti anche loro.

Spero che queste recensioni vi siano d’aiuto. Altre recensioncine arriveranno a breve.

Grazie per l’attenzione.

Anche se un po’ in ritardo ringrazio nuovamente Silvia di Purobio per avermi inviato, all’epoca ormai più di un anno fa, tutti questi prodottini, di cui avevo parlato nel gruppo sulla cura del corpo che ho gestito fino a marzo 2016, quando poi è stato hackerato e reso inutilizzabile. Vi consiglio di sbirciare questo articolo.

Ci vediamo presto con un prossimo articolo,

Alla prossima!

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