Come lavare i pennelli per make up con “PRACTK”

In questo articolo vi voglio presentare uno strumentino di silicone morbido che serve a facilitare la pulizia dei pennelli di make up, ma ha un nome un po’ strano da leggere… 😛

Ciao a tutti!

Io non ho mai rovinato i pennelli per il make up. Semplicemente perché fino a qualche mese fa non ne avevo mai avuti. Oggi, invece, sono fiera proprietaria di un set di pennelli rosa da 24, sintetici fantastici e molto validi, acquistati su Amazon.

https://www.instagram.com/p/txdr6CoUtR/
Li ho sempre curati molto bene, lavandoli, dopo averli usati, con sapone di Marsiglia, e lasciandoli asciugare all’aria in un vaso decorativo per piante bianco classico di Ikea, tenuti in posizione da una sabbia in granelli grossi come sassolini viola, sempre di Ikea, tra cui i pennelli vengono infilati e tenuti in piedi.

Insomma, senza soffermarci troppo sul mio bellissimo porta pennelli, lavavo i pennelli bagnando le setole con l’acqua, passandole sulla saponetta, e pucciandole abbastanza delicatamente, sui polpastrelli precedentemente bagnati. Non mi lamento certo di questo metodo, che è molto spartano e secondo me il migliore… però mi è capitata l’occasione di chiedere la collaborazione al sito Practk, from Indianapolis (USA, Indiana), che produce proprio, appositamente questi strumentini.

Il mio pacchetto è stato subito tracciato dalla FedEx. Mi è arrivata una mail (poco chiara, devo dire), intorno all’11 di dicembre, in cui mi veniva comunicato che il pacchetto proveniente da Prackt era stato spedito. Lunedì 12 il pacchetto è partito da Indianapolis e dopo una serie di passaggi, il 13 è arrivato a Francoforte, in Germania, venerdì 16 l’ho ricevuto, spacchettato e ho registrato l’unboxing.

Innanzitutto, la Practk è stata creata da Simone Xavier e Rene Xavier Filho, gli stessi fondatori di Sigma Beauty, un immenso ecommerce americano di articoli come make up brush, make up in generale e altri tipi di cosmetici, from Minnesota. È proprio lì che troverete l’altro strumentino per pulire i pennelli di cui vi parlavo durante l’unboxing. Vi lascio il link qui per farvi vedere quanto è bello.

Sullo stesso stile è nato anche un nuovo sito, appunto, quello della Prackt, che fino ad ora ha presentato un unico brevetto: il PALMAT. Il Palmat è uno strumentino, sempre di silicone fucsia, molto più piccolino rispetto a quello presentato su Sigma Beauty, ma più pratico e funzionale.

Il Palmat presenta varie possibilità d’uso. Viene consigliato dai produttori quando ci troviamo in viaggio, perché poco ingombrante, ma può anche essere chiuso come vi mostravo nell’unboxing con gli appositi bottoncini ed infilato attorno al palmo della mano, oppure può essere ancorato al fondo del lavandino grazie alle geniali ventose.

… Inoltre, io, sottoscritta me medesima, ritengo che il Palmat possa essere utilizzato anche dagli artisti pittori per ripulire i loro veicoli d’arte 😛 , i loro classici pennellini per disegnare, dipingere. Certo, non è detto che, solo perché non sono usati sul viso, non debbano meritare un lavaggio delicato e specifico. Se curati con la giusta attenzione sicuramente avranno una vita ancora più lunga. Ricordo bene quando, alle scuole medie, pulivàmo i pennelli dalla vernice strofinandoli aggressivamente contro il filtro dello scarico dei lavandini. Purtroppo, quando un pennello viene maltrattato, non ha più precisione nel tratto, omogeneità nel colore…pract

 

Vediamo nello specifico come si usa il Palmat. 

[Innanzitutto consiglierei di lavarlo completamente per la prima volta da solo, con un detergente delicato, e di lasciarlo asciugare all’aria, per evitare di lavare i pennelli su una superficie sporca.]

  1. Bagnare le setole del pennello sotto l’acqua calda (non bollente, tantomeno fredda: non eccedete mai!).
  2. Aggiungere una piccola quantità di detergente sulla superficie asciutta del Palmat. Si può trattare di uno shampoo delicato, un prodotto specifico, ecc [io ho strofinato un pochino la saponetta di Marsiglia precedentemente bagnata].
  3. Muovere delicatamente le setole bagnate del pennello sulla superficie insaponata del Palmat. Sempre con delicatezza per evitare di “spettinare” il pennello irrimediabilmente.
  4. Far scorrere un filo di acqua su Palmat e pennello per mandar via la schiuma.
  5. Strizzare le setole coi polpastrelli per eliminare l’acqua in eccesso.
  6. Passare un dito tra le setole del pennello per fargli riacquistare la forma originaria.
  7. Lasciare il pennello ad asciugare a testa in giù o in su (non sdraiato per evitare che le setole assumano una strana forma).

Dopo che il pennello si è asciutto (questa operazione può ovviamente richiedere qualche ora) ci sarebbe necessità di ripetere l’operazione del punto 6, quella di passare un dito sulle setole del pennello, perché potrebbero essersi asciugate “a ciocche”. Niente di così difficile. Quando il pennello sarà tornato allo stato iniziale di asciugatura e pulizia potrà essere riutilizzato per colorare, su tela o sulla vostra pelle. 😀

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Diciamo che trovo questo metodo molto simpatico, pratico ed efficace. Mi sembra più comodo attaccarlo sul fondo del lavandino, piuttosto che tenerlo incastrato sul palmo della mano.


practkPer il seguente paragrafetto ho preso spunto da una pagina di Sigma Beauty. È importante lavare i pennelli da make up. Non tutte le persone lo fanno, ignorando che molto probabilmente le sfumature o i colori brillanti non vengono bene proprio per colpa delle setole sporche e sature di altri ombretti/terre/blush/fondi ecc ecc. Non ripulire i pennelli regolarmente (o dopo un paio di make up, insomma), è abbastanza “pericoloso”, perché potremmo incappare nel rischio di, oltre a sovraccumulo di prodotto: formazioni muffe, depositi di batteri… Dobbiamo pensare che spesso i pennelli vengono usati sul viso magari sudato, non perfettamente deterso, con pelle grassa e così via. L’abbondanza di queste cellule “anomale”, allevata e nutrìta a lungo tra le setole, potrebbe anche causare infezioni! Inoltre, spalmare sul viso sempre lo stesso sebo/sudore, potrebbe contribuire ad ingrassare sempre di più la pelle. In questo modo il pennello non riesce più a svolgere il suo compito originario, le setole assumono forme e colorazioni indesiderate e noi siamo costretti ad acquistare un altro pennello. E i pennelli non ce li tirano appresso nei negozi, cioè costicchiano.

Insomma, quando i pennelli sono sporchi vanno lavati. Ne va della loro stessa vita.

Spero che, fino a qui, questo articolo vi sia piaciuto. …

Purtroppo, e dico purtroppo, mi sono lasciata alla super super fine il tema del prezzo. Io non ho pagato questo strumento perché, appunto, l’ho ricevuto in collaborazione, quindi gratis, al fine di testarlo e recensirlo qui sul mio blog. Invece, in un secondo momento, mi sono dilettata nella simulazione di un ordine da parte di un utente medio italiano. Ho aggiunto il Palmat al carrello e inserito il mio indirizzo italiano. Praticamente viene a costare più il viaggio dall’America all’Italia che il Palmat stesso. Il Palmat costa 9,99$, la spedizione 13,50$. In totale ci verrebbe a costare circa 25€.

Per non parlare, poi, del fatto che 13,50€ è, tra le tre opzioni, la spedizione più economica (prima classe). C’è poi la spedizione prioritaria, 45$, e la espresso, 59$.

… E niente, spero che anche fino a qui questo articolo vi possa essere piaciuto. 😛

Grazie mille per la lettura,

Ci vediamo al prossimo articolo!!

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